La ripresa si rafforza, PIL oltre 4%

Il governo ha introdotto alcune semplificazioni per accedere al bonus 110.

AGI – La ripresa si rafforza ed è destinata ad accelerare nei prossimi mesi grazie ai progressi della campagna vaccinale, portando il Pil a fine anno oltre la soglia del 4%. La stima è contenuta nelle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

“L’attività produttiva si sta ora rafforzando. Nel corso dei prossimi mesi, con il prosieguo della campagna vaccinale – è convinto il numero uno di Bankitalia – vi potrà essere un’accelerazione della ripresa”.

Spiega Visco: “Secondo le nostre indagini più recenti le imprese già pianificano un deciso aumento degli investimenti; le famiglie appaiono più caute, ma con la normalizzazione della situazione sanitaria e la riduzione dell’incertezza l’elevato risparmio accumulato potrebbe gradualmente tradursi in maggiori consumi”.

Il tutto si traduce in una previsione di crescita della nostra economia: “Una ripresa robusta della domanda nella seconda metà di quest’anno è quindi possibile”, con la conseguenza che “nella media dell’anno l’espansione del Pil potrebbe superare il 4 per cento”.

Blocco licenziamenti? “Non si vive in un mondo di sussidi”

“Non possiamo vivere in un mondo continuo di sussidi. Questi sono serviti durante l’emergenza della pandemia, ma non può essere un modo normale di vivere in società”, ha commentato Visco, intervistato su SkyTg24. “Sarà un momento difficile – ha osservato – ma proprio per questo bisogna aiutare coloro che perderanno il lavoro a trovarne uno migliore”.

“Nella transizione che abbiamo davanti – ha ragionato Visco – che è non solo spinta dalla pandemia ma anche da necessità di investire in metodi diversi come il digitale e di andare a sostenere sul piano ambientale l’economia, ci saranno molti settori che si dovranno ridimensionare, altri che si creeranno e nel passaggio ci saranno posti di lavoro che si perderanno”.

Questo non vuol dire “che bisogna lasciare a se stessi coloro che perderanno il lavoro. Ci sarà necessità di sostegno e di avere delle politiche per il lavoro – ha sottolineato il numero uno di palazzo Koch – oltre che delle migliori politiche di sostegno e protezione sociale, e quindi di ammortizzatori che funzionino meglio. Ma è indubbio che in questa fase di transizione ci saranno persone che perderanno il lavoro. E dovranno essere da un lato formate, dall’altro aiutate a trovare un altro lavoro”.

E ha aggiunto: “Sostegni e incentivi sono serviti per questa tragedia che abbiamo vissuto e che piano piano stiamo superando, ma non possono essere il modo normale del nostro vivere in economia e in società. E quindi ci sarà un periodo difficile, Ma è per questo che avremo degli interventi di sostegno che sono diversi da quelli del blocco dei licenziamenti. Bisogna aiutare coloro che temporaneamente perderanno il lavoro a trovarne un altro, magari migliore”, ha concluso.

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